65 airplanes per narrare il secondo conflitto. Libera traduzione dalla rivista Air&Space pubblicata nell’estate del 2018. Titolo originario: World War II in 65 airplanes.

65 airplanes che hanno fatto la storia del secondo conflitto. E’ bello avere un numero esatto su cui muoversi e ragionare. Grazie numero d’estate 2018 di Air&Space per questa iniziativa. Tra i 65 airplanes l’inizio è per quel modello che viene definito l’artiglieria dell’aria: lo Stuka Ju 87 Junkers.

Qui negli Usa non è difficile trovare modelli di Stuka nei diversi musei. Successivamente a questa pubblicazione verranno allegate immagini dei diversi Stuka scoperti tra una visita e l’altra. Il riferiento corre al museo aereo di Valle (Gran Canyon), Cino (area di Los Angeles), March (area di San Bernardino) e altri.

Ci sarebbe d’aprire una parentesi sulla diversa mentalità e impostazione del museo aereo e comunque militare tra gli Usa e l’Europa. Qui in America c’è un modello di museo che manca agli europei. Un museo dove gli aerei rullano sulla pista o sono da cannibalizzare per sostenere quelli idonei al volo. Un argomento di questo tipo sarò oggetto di altro approfondimento.

Stuka Ju 87: un grande successo iniziale che non ha retto successivamente alle innovazioni e alle sollecitazioni. Una macchina ben pensata contro gli obbiettivi a terra e in movimento (carri armati). Un disatro nel confronto aria aria.

La storia dello Stuka inizia con la legione Condor in Spagna nel 1936. I tedeschi, come gli italiani, accorsero in aiuto del gen. Francisco Franco contro i comunisti. La guerra civile spagnola terminò conclamando il successo della coordinazione tattica tra forze di terra e aerei.

L’esercito tedesco potè così formulare, tra il 1937 e il 1939, i fondamenti della guerra lampo (lightning war – blitzkrieg). Lo Stuka fu chiamato in rinforzo dell’esercito per aprire una breccia nella resistenza nemica. La guerra lampo fu pensata per superare lo stallo che aveva rappresentato il primo conflitto mondiale nella risoluzione dei problemi con l’uso della guerra. (guerra di trincea – trench warfare).

Lo Stuka Ju 87 si dimostrò, all’inizio del secondo conflitto, un’arma letale. Fu impiegato con successo in Polonia, Danimarca, Norvegia, Paesi Bassi e Francia.

All’atto della campagna d’Inghilterra, nel 1940, emerse la strutturale vulnerabilità della macchina nel confronto aria-aria. La sola mitragliatrice di coda e la bassa velocità del mezzo lo resero preda degli Spitfire e degli Hurricane.

Solo nella campagna di Russia, aumentando l’armamento, autonomia e struttura, lo Stuka potè massacrare i carri armati comunisti.

Questa parabola dell’esperienza di vita dello Stuka appassiona. Dalle stelle alle stalle in ruolo strategico all’inzio della guerra per rinascere in altra forma, al termine del conflitto, sul piano tattico.

Il pilota tedesco più decorato fu Ulrich Rudel, pilota di Stuka!