Brexit e novità. E’ cambiato qualcosa con la Brexit? Approfondimenti a cura del Prof Carlini.

Brexit e novità: cosa c’è di nuovo in questo evento? La novità certamente è la conferma del metodo democratico in Europa. Nel resto del mondo la democrazia non è un valore condiviso. La democrazia è la vera ricchezza politica dell’Occidente. Per Occidente si intende l’Europa occidentale, Il Nord America, Australia e Nuova Zelanda. In pratica gli occidentali sono appena il 10% della popolazione mondiale.

Affinché Brexit si coniughi con il concetto di novità, necessita di una riorganizzazione. Il Premier Cameron deve realmente lasciare il governo della Nazione. Oggi l’Inghilterra è diversa rispetto a 4 giorni fa. Questo significa che urge una nuova guida politica. Nel caso dovesse permanere lo stallo politico in Gran Bretagna, veramente è pensabile una contrazione del PIL e un’eccessiva animosità scozzese e irlandese. Ne consegue che una sofferenza economica per gli inglesi, ci sarebbe solo se non agiscono di conseguenza sul piano politico interno.

Con il reale cambio di vertice di governo, l’Inghilterra può riappropriarsi della sua politica. Una politica che a dir la verità è sempre stata autonoma in Europa. In effetti gli inglesi sono l’unico popolo, nella Ue, che si è potuto permettere la secessione. Privi di moneta unica e molto liberi nelle scelte, hanno agito di conseguenza. Più difficile è lo stesso percorso per gli italiani, francesi, polacchi e altri. Su questo itinerario è necessario liberarsi della moneta unica. Solo dopo aver abrogato l’euro dalla Nazione, è saggio decretare l’uscita dalla Ue. 

Perchè uscire dalla Ue? E’ semplice. Questa Ue non si riforma. La nuova Europa deve nascere come entità politica per poi diventare anche economica. L’aver imposto prima l’economia al sociale e al politico, ha prodotto gli effetti d’oggi. Per guardare al nuovo, oggi serve pensare in termini di Brexit e novità. Il vecchio è ancora immaturo, ovvero una Ue solo monetaria ed economica.