Il personale dipendente

di Giovanni Carlini

Contrariamente ai precedenti interventi già pubblicati, questo contributo è molto operativo, offrendo uno schema immediatamente applicabile.
Come già fu per il “Carlini 9”, un modello in excel per capire se il numero di dipendenti/operai è adeguato al fatturato o in soprannumero, anche in questo caso l’argomento è connesso alla valutazione delle persone e delle donne in azienda.
Come valutarli e perché?
Il fattore umano è una risorsa aziendale. Sentir parlare di costo del personale spesso mi offende come studioso del comportamento umano, perché vorrei ribaltare il punto di vista in «quanto rende». Ne consegue che per un gestore delle risorse umane, il paradigma di riferimento non è il costo, ma il ritorno in produttività, creatività, ideazione del personale impiegato. Perfettamente il contrario di quanto solitamente si fa. Per poter “misurare” il valore (impegno) delle persone, necessitano degli strumenti. Chiedere al Capo Reparto la redazione sistematica di «note caratteristiche», risponde a due esigenze contrapposte: sensibilizzare il responsabile nell’impiego del personale a lui/lei affidato e quindi applicare o pensare a strumenti di misura della produttività e galvanizza l’attenzione dei dipendenti che spesso s’arrabbiano, demotivano oppure partecipano, comunque esprimono partecipazione e vitalità all’azienda. Quanto qui scritto contribuisce alla crescita del fattore (capitale) umano in azienda. Buon lavoro.

Premessa
Saper valutare le persone che dipendo da noi è un’arte e un dono, nonostante questo, molte cose si possono imparare. Una cattiva valutazione nel senso di lodare troppo, o denigrare insistentemente come non esprimersi mai sui dipendenti, ha sempre gli stessi effetti negativi.
Le persone, tutte, hanno un lato «animale» che necessita di considerazione.
Qui viene offerto un sistema di valutazione, su base semestrale, per giudicare il personale che l’azienda vi ha affidato. Queste valutazioni concorreranno, in forma indicativa, per promozioni, licenziamenti e crescita professionale. 

AREA VALUTATIVA DEL DIPENDENTE
Apporre una “x” sulla risposta ritenuta più corretta

1) È puntuale al cambio di turno? 
Si No a volte 

2) Al termine di ferie e permessi rientra regolarmente come pattuito? 
Si No a volte 

3) È astioso e vendicativo? 
Si No a volte 

4) Ha mai minacciato se richiamato o in momenti d’ira? 
Si No a volte 

5) Richiamato capisce e applica? 
Si No a volte 

6) Replica l’errore commesso per cui è stato già ripreso? 
Si No a volte 

7) Lavora con spirito d’iniziativa ed è propositivo? 
Si No a volte 

8) Lavora in forma meccanica e stancamente? 
Si No a volte 

9) Ha proposto migliorie nelle fasi di lavorazione? 
Si No a volte 

10) Sa ben relazionare e guidare i compagni di lavoro? 
Si No a volte



N.B per i Capi Reparto/Direttori di Area
Ricordarsi: è stato ideato e applicato un sistema di rilevamento della produttività per singolo dipendente e fatte le connesse misure?

LEGENDA INTERPRETATIVA – riservato all’ufficio, da NON estendere ai Capi Reparto/Direttori di Area
Si configurano 4 ideal tipo:
– fortemente negativo
– scarso
– da seguire
– interessante.
Da notare che le risposte sono state calibrate in modo che un SI non è necessariamente “positivo” ma potrebbe esprimere anche un aspetto negativo.
Ad esempio, alla domanda se un dipendente è astioso e vendicativo, il SI è un segnale negativo non positivo.
Di risposte “incrociate” ce ne sono 4 e sono precisamente la numero 3, la 4, quindi la 6 e infine la 8.
La loro “ragion d’essere” è di impegnare chi compila questi schemi (il Capo Reparto) a una maggiore attenzione e partecipazione.

Soggetto fortemente negativo: è non idoneo o valido colui che raccoglie 10 su 10 voti “a volte”, oppure 6 “no” su 10 risposte e 4 “si” in senso negativo;
Soggetto scarso, con basse pretese di miglioramento: conteggia tra i 4 e i 5 “No”, consegue 2-3 “a volte” e ottiene anche 4 “si” negativi;
Soggetto da seguire e aiutare a crescere: conteggia tra i 2 e i 4 “no” oppure “si” negativi, non supera i 2 “a volte”
Soggetto medio con spazi di crescita: conteggia non più di 2 “no” oppure “si” negativi e non ha alcun “a volte”.
Soggetto interessante: ottiene quattro “no” positivi e 6 “si” affermativi.