Democrazia offesa. La spaccatura di Macerata allo spirito democratico.

Democrazia offesa a Macerata dove è stato concesso a una fazione in causa di poter manifestare vietando all’altra pari diritto. La presunzione di valere di più con argomenti più importanti è fallace. Strimpellare che i democratici siano migliori dei fascisti, vuol dire attenersi agli stereotipi che possiamo chiamare pregiudizi. Normalmente si affibbia il termine “fascista” a chi gli si vuole impedire di esprimere il proprio pensiero. Questa non è democrazia, ma presunzione e solitamente è una presunzione di sinistra.

La questione fascista, francamente non interessa minimamente. Fascisti come comunisti (spesso stessa razza di superficiali in politica) espongano le loro ragioni nel libero gioco della democrazia. Impedire a qualcuno di potersi sviluppare come manifestare è fascista/comunista, ovvero dittatoriale.

La balla che la Costituzione italiana sia antifascista è un’altra offesa alla democrazia. La Costituzione della Repubblica Italiana è un insieme di sani principi non del tutto applicati. Orientare la legge numero 1 dello Stato contro qualcuno o qualcosa, è un’altra espressione di fascismo/comunismo. Come si nota qui ,sono perfettamente sullo stesso piano sia il fascismo che il comunismo: due dittature. Ovviamente nel comunismo ci rientra anche l’ex PCI oggi chiamato Partito Democratico. Il quadro è completo.

Democrazia offesa vuol dire l’abuso della presunzione di una parte sull’altra, in assenza di libero dibattito. Questa piaga offende la Repubblica Italiana frantumandone la partecipazione. E’ chiaro che a ruota libera segue l’evasione fiscale, il razzismo, la renitenza al voto, la scarsa partecipazione alla vita Nazionale. Il Qualunquismo (nel quale il movimento M5 sguazza)è una filiazione e del senso d’estraneità che si soffre verso la Repubblica Italiana. In effetti va riconosciuto il pessimo lavoro di costruzione sociale che la Repubblica ha svolto nel Paese in particolare dagli anni Ottanta in poi.

Ci manca l’Italia liberata dai fascisti di sinistra, quelli della pretesa di poter dire la loro solo perchè hanno “vinto” la guerra. Non basta vincere una  guerra per proseguire a schiacciare il vinto 70 anni dopo.

La foto di copertina si riferisce a un mostro, quello di Firenze.