I distretti industriali hanno un loro criterio di funzionamento che va capito. Stiamo parlando di qualcosa che ha rappresentato la ricchezza per l’Italia.

I distretti industriali italiani hanno rappresentato la ricchezza per questo Paese. Come già scritto in altri studi qui pubblicati, la domanda fu: come ridurre il costo di produzione? Negli anni Settanta in Italia il costo di produzione fu ridotto con il sistema dei distretti. Negli anni Novanta e Duemila con la delocalizzazione. Ogni polemica tra le due scelte è rinviata a quando già pubblicato con il titolo “distretti industriali”. Qui nel dettaglio si vuole capire come e perchè il distretto è stato un successo.

Per spiegarsi serve un esempio.

La ditta A non fa parte di un distretto ed è una Srl

La ditta B fa parte di un distretto ed è anche in questo caso una Srl.

Entrambe le imprese comprano un macchinario che costa 80mila euro. La ditta A spende 80mila e altrettanto è per la B. Sono sempre 80mila euro!

La ditta A produce circa 1000 pezzi al giorno. Il costo di produzione sarà 80.000 diviso 1000 = 80. Quindi ogni prodotto dell’azienda A avrà un costo di produzione pari a 80.

La ditta B, essendo in un distretto, produce per diversi altri operatori. Potrebbe essere, 30 pezzi per caio, 50 per sempronio, 100 per “g” e 1500 per “z”. Alla fine sono 30+50+100+1500 al giorno per un totale di 1680. Il costo di produzione sarà 80.000 diviso 1680 = 47,62.

E’ lampante che a un costo di produzione pari a 47,62 il sistema dei distretti risponda al mercato con prezzi più bassi.

Tutto qui.

Ovviamente l’argomento potrebbe essere reso ancor più complesso con ragionamenti più sofisticati, ma non è necessario.

Lo studio è stato pubblicato su richiesta della studentessa Annie. La ricercatrice sta cercando di comprendere la differenza tra un distretto italiano e statunitense.

Si rammenta che l’idea di “distretto industriale” è nata negli Stati Uniti intorno al 1860. L’economista di riferimento credo sia il britannico Alfred Marshall, 1842-1924. Gli italiani, nell’avanzato dopoguerra, hanno poi re-inrerpretato il concetto di distretto industriale. Ci sono quindi 2 scuole di pensiero nel concetto di distretto. Quella americana classica, quella italiana molto industriale.

Con l’avvento della globalizzazione sono purtroppo cambiati i riferimenti qui descritti. Si confida che con il reshoring torni la produzione nei paesi occidentali. Grazie Brexit e Trump per questa prospettiva.

Si rammenta come il reshoring fu lanciato nel 2012 negli Stati Uniti.

La facoltà di sociologia dell’Università di Chicago che studiò il reshoring, puntò al rientro in patria della imprese delocalizzate.

E’ stato un successo.

Dal reshoring è quindi nata la finanza agevolata per le imprese. Si tratta di una serie d’agevolazioni fiscali per garantire il rientro in Patria.

Il tutto per aumentare il numero d’occupati della Nazione.