Elasticità della domanda in un punto. Concetti di microeconomia. Articolo 1 e solo introduttivo all’argomento.

L’elasticità della domanda in microeconomia è chiarissima a parole. Quando dalla teoria e si passa agli esercizi, iniziano sempre i “dolori”. Come noto l’elasticità della domanda esprime la reazione al prezzo. In pratica, cosa accade se si dovesse alzare/abbassare il prezzo alla quantità venduta? Ecco il quesito!

Quanto prima verranno predisposte delle grafiche per spiegare l’evoluzione dell’elasticità. Nei diversi testi è frequente che si trovino schemi chiari solo nella parte concettuale. Ciò significa che l’elasticità è sotto l’unità nella parte bassa della curva di domanda avvicinandosi all’ascissa. Diventa pari a zero a metà percorso (45° se colta da una retta che nasca dall’origine). Infine è maggiore di 1 nella sezione superiore della curva avvicinandosi all’ordinata.

Questa elasticità della domanda indica che la reazione alla variazione del prezzo sarà più che proporzionale vicino all’ordinata. Al contrario sarà povera o meno che proporzionale dove la curva di domanda si avvicina all’ascissa.

Interessante ricordare cosa accade nel tratto elastico della curva di domanda. Il riferimento è alla parte alta della curva, quella vicino all’ordinata. L’elasticità della domanda è elastica, quindi in valore assoluto |e| > 1. Nel caso di un aumento dei prezzi la domanda ovviamente scende più che proporzionalmente. Questo ridursi in forma più che proporzionale è tipico dei beni FACILMENTE SOSTITUIBILI come il cibo. Tutto il contrario avviene con la benzina che troveremo quindi nella parte inelastica della curva di domanda.

Infatti il carburante, proseguendo nell’esempio, i consumatori non riescono a ridurre immediatamente il consumo quale reazione all’incremento del prezzo.

Si tratta solo di un esempio che richiama alla mente la tipologia di prodotto che stiamo studiando. Infatti va sempre collegata l’elasticità al tipo di prodotto e quindi aperta una valutazione caso per caso.

Seguono, prossimamente, delle grafiche “dinamiche” grazie alle quali potrebbe essere possibile capire di più. Il tentativo è quello di rendere “facile” lo svolgimento degli esercizi.

PENSANDO A UN BENE CON UNA ELASTICITA’ DELLO 0,48: IL FOOD