Foibe testo di Gianni Oliva. Le stragi negate degli italiani. Concetti ancora celati agli studenti.

Foibe è il titolo del libro di Gianni Oliva che ho appena letto. 178 pagine ricche di dati e concetti elaborati in stretta connessione con la storiografia. Ottimo lavoro. Grazie Signor Oliva. Come docente devo purtroppo ammettere che i miei colleghi italiani NON vogliono ricordare le foibe agli studenti. Anzi, per la precisione, nessuno spiega i fatti. Che tutti i docenti d’italiano e storia siano comunisti quindi interessati alla storia negata?

Come sottolinea Oliva, tra le vittime delle Foibe ci furono anche comunisti, quelli non disposti all’annessione del Friuli alla Jugoslavia. Non credo che il silenzio dei docenti italiani sulla storia negata sia SOLO un fatto d’appartenenza ideologica a sinistra. In realtà si tratta d’ignoranza. Nulla di più o di meno. Il corpo docente “non ha tempo” per quanto non contemplato nei programma ministeriale o peggio appena accennato sui testi scolastici. Con l’attuale “distrazione” e così è stato nel passato il silenzio sui fatti del 1943-1945 a Trieste e nel Carso, le nuove generazioni non sanno nulla di quanto accaduto. Peccato.

E’ accaduto che tra i 16.500 e 25.000 italiani sono stati torturati e infoibati tra il 1943 e il 1945 dagli slavi. La motivazione è semplice: voti in meno pro-Italia nel caso di un plebiscito d’annessione alla Jugoslavia. Tutto qui, solo questo, nulla di più. 

Nel mucchio ci andarono di mezzo sia fascisti (non per questo da massacrare) sia cittadini normali. Sicuramente tutti coloro che indossarono una divisa quale simbolo della Nazione italiana. Carabinieri, Polizia, GdF, docenti, medici, farmacisti, sacerdoti. Tutto ciò che poteva rappresentare un momento sociale d’aggregazione di stile italiano fu torturato e ucciso. Perché torturare e uccidere e non solo eliminare? Semplice: per seminare il terrore. Una paura che immobilizzi qualsiasi reazione alla volontà d’annessione slava della terra degli italiani.