Gente che non sa comunicare se non solo al telefono. Linguaggio povero che indica una artrosi del pensiero. La sorpresa è rilevare l’insistenza di gente che sanno solo parlare limitandosi alla sintesi telefonica anzichè LA COMUNICAZIONE.

Gente che non sa comunicare: quante ce ne sono! Analizzando una massa importante di persone, in particolare in Occidente, emergono comportamenti insistenti nel bisogno di parlare anzichè scrivere. Certo dipende dall’argomento. Si nota l’insistenza a parlare anche quando si dovrebbe scrivere per comunicazioni ufficiali e di rilievo.

Emerge una tendenza troppo diffusa a “parlare” che trascura la lettura e quindi la scrittura. Le persone aprono la bocca con la presunzione d’affermare chissà che restando solitamente all’ABC del pensiero. La malattia si chiama SINTESI. La società sta adottando una comunicazione sintetica senza pensiero.

Infatti e non a caso, la globalizzazione ha come difetto primo la sintesi e l’assenza di riflessione.

Un pensiero ricorrente, in questo sito, è a come Zygmunt Bauman ha già definito il web e il social. LA SINTESI DI UN PENSIERO MAI SVOLTO. Ecco cos’è il web e il social. Il guaio è che questa sintesi porta a una contrazione nella capacità di produrre pensiero nelle persone. Da questa contrazione della meditazione, emerge con prepotenza il bisogno di “comunicare in forme sintetiche”. Esprimersi per sintesi è il regno del web, il social e il telefono. Soggetti che si fossilizzano sulla sola e limitata comunicazione telefonica. Questi sono gli effetti della globalizzazione.

In effetti essere contro la globalizzazione vuol dire opporsi alla sintesi a favore dell’analisi. Dalla superficialità e mediocrità della globalizzazione all’intensità. Ciò comporta opporsi ad esempio alla Ue e favorire il nuovo come Brexit e Trump. E’ solo un esempio.

Come si fa ad uscire dalla trappola della sintesi che atrofizza il pensiero?

Il primo provvedimento da adottare è smettere di leggere il giornale nel web tornando alla carta. Serve il quotidiano in carta per leggere, sottolineare, staccare le pagine e conservarne i diversi concetti per successivi approfondimenti nei libri. Ecco il grande assente di un mondo superficiale: IL LIBRO!

QUANTI LIBRI VENGONO LETTI AL MESE?