Il cattivo uso della matematica in economia e altre materie. Stiamo assistendo a un abuso di matematica nelle altre materie, perchè?

Il cattivo uso della matematica in economia, ad esempio, ma il ragionamento vale anche per altre materie, è frutto dell’incertezza sociale. Si tratta di una situazione di disorientamento tipica da globalizzazione, dove “non si sa che pesci prendere”. Nell’incertezza assoluta, l’ancora di salvezza è l’elegante calcolo matematico astrusamente imposto come nuova verità. Cosa fare e come reagire? Purtroppo non si può far nulla, perchè la stessa scuola e università, immerse nella più totale crisi di valori, si lanciano sulla matematica per occupare la mente degli allievi. Questa operazione di copertura sulla povertà di valori da trasmettere da parte degli istituti di formazione agli allievi, ha successo perchè impegna le giovani menti. Peccato che sia tutta una finzione.

Entrando nel dettaglio perchè accade tutto questo? Il problema di un eccesso di matematica nelle diverse materie, non ultima l’economia, è stato già rilevato da altri studiosi. Il riferimento è, ad esempio, al libro Spiriti animali di George A. Akerlof e Robert J. Shiller (2 premi nobel per l’economia). Ne consegue che queste righe non sono affatto il primo atto d’accusa a un abuso di matematica nello studio. La novità adesso però è sociologica. Nessuno aveva mai collegato il disagio e l’assenza di valori all’abuso nel calcolo matematico nelle scienze che riguardano la vita delle persone. Ecco la novità tutta sociologica.

Recentemente ho visionato la prova d’ammissione in Banca d’Italia trovandola assurda. Significa che la prova d’economia, richiesta ai candidati per l’ammissione è sbagliata, perchè affogata in quel tecnicismo che annega la reale funzione della Banca d’Italia nel Paese. In pratica un’altra istituzione svuotata di significato che cerca un ruolo, non trovandolo, si abbandona al tecnicismo elegante di un calcolo matematico fine a se stesso.

Il cattivo uso della matematica conta un altra vittima oltre alle Scuole e Università: la Banca d’Italia.