Quando come e perchè l’immigrazione, in forme massicce, diventa infezione sociale.

L’argomento è terribile e particolarmente dibattuto. Per non cadere nella trappola della polemica viene sviluppato per punti.

  • il fallimento sociale in Svezia è grave e impone una riflessione. Il tutto è causato da un eccesso d’immigrazione voluto dal governo svedese (in pratica come l’Italia)
  • i gravi problemi d’immigrazione che emergono in Francia e Germania richiedono una riflessione;
  • la Gran Bretagna pur di non avere immigrati ha votato la Brexit;
  • negli Stati Uniti c’è una crisi di rigetto verso l’immigrazione clandestina ispanica;
  • sempre negli Usa c’è un problema di convivenza con la comunità di colore;
  • eppure gli Usa sono favoriti nella politica d’immigrazione!
  • Una corretta politica immigratoria consente l’integrazione razziale. Questo vuol dire che chi entra in un paese ne condivide la cultura. Detto questo la polemica del velo in Francia esprime la consistenza della frattura sociale. In altre parole l’Europa in particolare non ha integrato per cui non può accogliere.

Arrivati alla conclusione che l’immigrazione va gestita, si passa a uno stadio avanzato.

Come si gestisce l’immigrazione? Ecco il punto difficile dell’intera questione.

L’immigrazione va gestita con ogni persona a casa propria. In pratica azzerando i flussi immigratori. I bambini muoiono di sete? è un problema dei padri che non si ribellano! 

In Occidente i bambini sono morti per secoli. Almeno dalla Rivoluzione francese fino alla globalizzazione la società occidentale ha sofferto. Soffrendo è stata plasmata una forma di società. Nel bene come nel male questa società occidentale ha prodotto un certo risultato. Se questo è vero perchè le altre società non producono “il loro mondo”. Perchè in Siria si scappa senza battersi per quanto si ritiene giusto. Perchè i Palestinesi attendono ancora l’elemosina della Ue per evitare attentati? In pratica perchè le altre culture sono ferme? L’Africa soffre? bene! che l’Africa modelli  la sua esistenza.

Non si capisce perchè i problemi degli altri debbano essere risolti in casa nostra.

Affermati questi concetti di base, emerge l’infezione sociale.

La società è come un organismo umano: si amala. Le persone vivono in base ai propri assetti culturali che a volte non sono in armonia. Nel mondo ci sono 9 culture diverse. La loro stessa esistenza è divisione. Significa che le persone non vogliono vivere tutte allo stesso modo. Si tratta di una presa di posizione perfettamente opposta alla globalizzazione. Bastano queste parole per rendersi conto quanto la globalizzazione sia un’idea a rischio. Detto ciò resta da approfondire il concetto d’infezione sociale.

Cos’è l’infezione sociale? 

Si tratta di uno stato di malessere. Si ha infezione quando c’è alterazione in un corpo sociale. Le società hanno un livello di tolleranza ai comportamenti ben definito. L’uniformità ha un suo valore e collante sociale. Negli ultimi anni è stato tollerato un alto livello di novità sociale proveniente dai figli. Quando invece “la novità” emerge da ospiti il contesto cambia.

Ricordo, in piena San Francisco, come un tecnico informatico islamico non accettò di stringere la mano a una donna. Il tecnico, giovane e assunto dalla società americana, riparò un computer. La signora oltre a pagare il conto volle ringraziare. Il tecnico alla mano offerta dalla signora da stringere fece un balzo indietro. Dichiarò che per lui le donne sono impure. Sono passati diversi anni ma quel fatto è rimasto nella mie mente. Che ci fa nella società occidentale un soggetto che considera le donne “impure”? Probabilmente le nostre donne hanno molti problemi ma sul concetto di purità o impurità non sono disponibile a valutazioni da altre culture. Le donne occidentali sono le nostre donne. Vestono come noi gli abbiamo chiesto diventando per noi madri e nonne. Chi le ritiene impure ha un problema comportamentale. Se ne torni nella sua cultura.

L’Occidente è un mondo aperto. Probabilmente lo è troppo. Ora è tempo di chiudere le porte. Non solo, ma anche di rimandare indietro tanta gente. Queste persone servano il loro Stato e comunità. Contribuiscano a un mondo migliore a casa loro, pur con il nostro aiuto. Certamente per progredire non servono aiuti, ma processi storici. Le culture non occidentali devono vivere alcuni passaggi storici per evitare la fame e la sete. Il ragionamento torna alla Rivoluzione francese e alle successive. Torna al concetto di stato e chiesa. Torna quindi alle donne e alla formazione. La globalizzazione va ripensata e rivista. Oggi serve la localizzazione senza più spazio all’immigrazione. Non rispettare queste regole, significa produrre un’alterazione del corpo sociale. Appunto un’infezione.

Questo testo è stato scritto dopo aver studiato il caso Svezia. La Brexit. Il referendum svizzero di oggi. Le prossime elezioni in Ungheria contro l’immigrazione. Quindi Trump.