Impresa familiare contro Impresa di mercato. Il marketing in pillole – terza puntata. Nella redazione del piano di marketing è fondamentale capire la forma della società. Da questo aspetto è possibile proiettare la reale potenzialità d’impresa.

Impresa familiare contro impresa di mercato. Pare uno spareggio sportivo. In effetti è vero. Sono 2 mondi diversi anche se l’uno nasce dall’altro. Certamente nelle precondizioni alla stesura di un piano di marketing, questo è un dettaglio importante.

Nel pensiero organizzativo aziendale ci sono 2 punti di vista riconducibili o al concetto d’impresa. Il primo è familiare, il secondo definibile “di mercato”.

IMPRESA FAMILIARE

In una realtà familiare conta lottare sul mercato portando a casa più fatturato possibile. L’azienda nasce sui successi che ottiene. Raggiunta la maturità, permangono fattori di vivacità molto spinti in una personalizzazione acuta. Diciamo anche eccessiva. Ecco il punto fondamentale che giustifica un pensiero da impresa familiare contro impresa di mercato. 
Il “battitore libero” è il protagonista dell’azienda familiare. Si adatta rapidamente al mercato. Altrettanto rapida è la mentalità delle persone che vivono nell’impresa familiare. Il guaio però è che questa velocità è scoordinata (primo punto critico da studiare). Ne consegue il problema di non saper far squadra (altro punto di frizione) alzando la conflittualità interna. Dal tutto seguono particolarismi che comportano altro tempo perso. In assenza di una creatività e protagonismo molto spinti, l’impresa familiare scompare. Il punto di forza delle aziende padronali è l’adattabilità. Ovvero la capacità di collocare sul mercato un prodotto altamente personalizzato e versatile. Si potrebbe definire questa capacità “geometria variabile”.

IMPRESA DI MERCATO

Un’impresa specificatamente dedicata al mercato spesso nasce da una realtà familiare che si è ingrandita. Questo tipo d’attività è meno “fantasiosa”, ma “dura come la roccia”. Questo perché si fa forte del fattore umano che potrebbe anche non essere eccelso, ma sicuramente compatto e arringato. Una società di questo tipo non scompare dal mercato restandone punto di riferimento. Nel confronto tra i due modelli, quest’ultimo, riesce a produrre e vendere con un 12-17% in meno di costi fissi. E’ un risultato che indica quella differenza tra restare o scomparire dal mercato. Il lato debole di questo tipo “di fare impresa” è che necessita di una serie complessa di politiche. Quindi una politica del personale, di marketing, commerciali. Di di comunicazione e della qualità. Tutte rientranti in una visione strategica.

Concludendo

Impresa familiare contro impresa di mercato, cosa scegliere? Certamente quella di mercato se si vuole restare sul mercato. L’impresa familiare è troppo piccina per un ruolo sia nei finanziamenti pubblici sia per la globalizzazione.