La curva di domanda e il suo sviluppo in vincolo di bilancio – lezione 2. Norika è una ragazza trentenne, non sa nulla di economia, ma è determinata ad affrontare l’esame entro i prossimi 90 giorni. Queste lezioni sono dedicate a chi parte da zero ed è determinato! Benvenuta ragazza.

La curva di domanda quella di offerta e il loro incontro sono la base per ogni ragionamento di economia. Nelle grafiche qui allegate, si presenta la curva di domanda inclinata negativamente. Questo essere pendente verso destra e calante ha una sua logica. Per capirlo serve porsi nei panni del consumatore. Al calare del prezzo aumentano le quantità acquistate. Semplice!

Tutto il contrario per la curva di offerta. Qui serve sentirsi produttori e non più consumatori. L’industriale ama vendere di più a prezzi che salgono quindi la curva di offerta si eleva: è inclinata positivamente. L’economia ( bla vita) amano l’equilibrio anche se questo non è mai reale ma supposto. Lasciamo perdere quest’argomento. L’incontro della curva di domanda con quella di offerta ci indica l’equilibrio. Vuol dire che a quel prezzo si vende o è richiesta quella quantità. Sin qui la teoria, ora si passa alla pratica.

Sia data la formula della curva di domanda in: D = 300 – 2p e quindi quella di offera in: S = p-60. Il quesito è semplice: come si calcola il punto di equilibrio? In questi casi SI DEVE SEMPRE EGUAGLIARE LE DUE FORMULE. Praticamente significa porre 300 – 2p = p – 60. Non è difficile giungere a un prezzo di equilibrio pari a 120 e una quantità di 60 pezzi venduti a quel prezzo. (prego passare oltre l’uguale le cifre intere e dall’altra parte le “p” prestando attenzione ai segni. Avremo 360 = 3p quindi 360/3 = p ovvero 120)

Nella rappresentazione grafica del punto di equilibrio ci si muove SEMPRE su un piano d’assi cartesiani. Questo vuol dire porre il prezzo sull’ordinata e la quantità sull’ascissa.

L’evoluzione della domanda porta al vincolo di bilancio. Si tratta di una cura identica a quella di domanda, che è disegnata però in un piano d’assi cartesiano a 2 beni. Il bene A e il B, uno in ascissa e l’altro in ordinata.

A SEGUIRE SU ALTRO ARTICOLO IN QUESTA SERIE PER MEGLIO SPIEGARE IL VINCOLO DI BILANCIO.