La pericolosità della pensione per il benessere sociale. Appunti dal Taccuino americano 2018 confrontando 2 sistemi sociali. Qui negli Usa si lavora fino a morte e lo conferma il vedere anziani al lavoro nelle ore notturne da The Home Depot e Lowe’s.

La pericolosità della pensione per gli assetti di bilancio dei paesi Occidentali è un dato di fatto sul quale pochi si confrontano. Evidentemente le promesse degli anni Sessanta non si sono potute mantenere. Va anche detto che la capacità di governo in era globalizzata non è all’altezza delle promesse fatte nel passato. In praticolare quelle in ambito sociale.

La globalizzazione governa dal 2000. Basta quest’affermazione per capire a chi imputare la responsabilità. Si tratta sia di un mondo con disoccupazione e immigrazione, sia del mancato rispetto delle promesse in ambito pensionistico.

A questo punto vanno rivisti tutti gli accordi stipulati sulle pensioni. Ricercare soluzioni sul piano contabile-ragioneristico è illusorio. In Italia i contributi INPS sono già al 40% della retribuzione. La prospettiva più immediata è d’elevare i contributi al 50% ma non è questa la soluzione. La pericolosità della pensione per gli assetti di bilancio statali occidentali va gestita in ambito politico.

GESTIRE LE PENSIONI IN ACCORDO POLITICO SIGNIFICA RITARDARE IL PENSIONAMENTO FINO A QUASI ANNULLARLO. Detto in altre parole la tendenza è proseguire a lavorare fino a morte. La conferma emerge con quei “vecchietti” over 70, al lavoro nella fascia oraria notturna negli Stati Uniti, specie in The Home Depot e Lowe’s.

La pensione, ovvero una vacanza fino alla morte, rappresenta un atto dovuto e necessario alla qualità della vita? Rispondere impone un concetto filosofico della vita che può essere suggerito all’opinione pubblica dalla politica, non dall’economia. Ovviamente il lavoro over 65 va ripensato in turni e orari. Qui negli Usa si predilige la fascia notturna. Comunque sia il dibattito è aperto ricercando nuovi profili di civiltà condivisa.

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