Lezioni on line. Cosa è necessario sapere per poter insegnare on line. Il problema nasce dal fatto che non tutti i docenti possono insegnare on line se non preparati.

Lezioni on line: il futuro della formazione. Non tutti gli insegnanti sono abilitati e possono insegnare on line. Il perchè è semplice, la comunicazione by web richiede un’interattività che spesso i docenti non hanno. Rispetto a lezioni cattedratiche e mono voce, nell’on line l’interazione è la base della relazione. L’allievo va costantemente sollecitato con domande e riassunti, compiti ed esercizi. Guai lasciare in forma passiva lo o gli studenti!

Un’accusa comunemente elevata verso e contro le lezioni on line è che sono cabaret. In parte è vero. Il docente deve saper interagire e coinvolgere quasi fosse il conduttore di una trasmissione televisiva. Per essere più chiari, l’insegnante on line potrebbe essere il dott. Vespa nella conduzione del programma televisivo “Studio aperto” su Rai1.

Essere “il Vespa” dell’on line è diminutivo per il docente? Non credo, l’importante è che gli studenti apprezzino. Il senso del tutto è aprire un canale di comunicazione che possa azzerare le distanze geografiche e quindi i costi di trasporto-parcheggio-spostamento. Non va dimenticata la registrazione dell’evento permettendo così agli allievi di rivedere più volte la stessa lezione.

Con queste premesse non tutti i docenti possano insegnare attraverso l’on line. Non si tratta d’imparare una tecnica, quando sentirsi vivi nel fare lezione. La lezione on line è uno show! Un spettacolo che richiama e attira dove gli studenti amano partecipare e condividere gli appunti che ne derivano. Il corso on line perfetto è quello che prosegue nel tempo come se fosse un convoglio ferroviario partito da Milano con destinazione Palermo. Ad ogni fermata salgono e scendono allievi diversi, che seguono alcuni moduli del corso che comunque prosegue. Sono le idee più innovative che ci sono sul mercato della formazione.