Il senso di quanto si sta svolgendo nelle lezioni di geografia

Con questo metodo e sistema di lezione si desidera sensibilizzare gli studenti a un diverso livello d’attenzione verso la materia e d’integrazione tra di loro.

Le motivazioni sono diverse.

Più che solo “studiare”, il docente in classe “provoca” un ragionamento che sia il più pratico possibile, lasciando ai ragazzi l’onore di proseguire il ragionamento grazie allo stimolo sia della spiegazione che del voto. Si applica quando noto in pedagogia nei termini d’inversione dei flussi di comunicazione passando da uno studente passivo che ascolta a uno che reagisce e risponde ricercando le corrette argomentazioni. Il docente provoca questa azione di ricerca avviando i temi in classe e verificando le successive risposte. L’obiettivo è sia annullare la noia nell’ascoltare per 6 ore al giorno a scuola, che esortare alla ricerca i ragazzi, affinché prendano possesso (e scoprano) gli argomenti. La scuola è “moderna” nella misura in cui non impone le argomentazioni (programma ministeriale) ma porta gli studenti a seguirne le tracce in un meccanismo di stimolo-risposta.

In termini di metodica, mentre tutti i ragazzi e ragazze prendono gli appunti sui loro quaderni (che saranno valutati nel corso delle interrogazioni e vidimati dal docente) lezione durante, uno/una, scelto a caso si preoccupa di fare il riassunto della lezione che invierà mezzo email al professore. Questo file sarà oggetto di verifica del docente, quindi subirà anche una valutazione al termine del quale va rispedito allo stesso ragazzo che ha l’impegno di distribuire a tutti i compagni il riassunto che ha ricevuto dal prof.

Perché questo? E’ semplice! spesso in classe i ragazzi sono “parcheggiati” dietro un banco. Lo scopo del docente è quello di spingerli alla collaborazione tra loro, imparando a superare le simpatie/antipatie per formare un gruppo coordinato di persone in lavoro congiunto.

Questo sistema funziona e alla fine dell’anno scolastico la somma dei riassunti costituisce “sinossi”, ovvero un libro scritto da ragazzi, sotto la guida e controllo del docente, per loro stessi, come orgoglio e coscienza della materia studiata. A distanza di anni, quelli che erano solo studenti, scrivono ancora al loro docente facendo memoria del “loro” libro. Per alcuni adulti, (il maggior numero) precedentemente dietro i banchi della scuola, si tratta dell’unico libro che hanno contribuito a scrivere nella loro vita.

Auguriamoci buon lavoro.

Riepilogo lezione numero 1 di geografia

Considerazioni generali

Il corso di Geografia è iniziato con delle premesse necessarie a capire quanto è importante (e costoso per lo Stato come l’intera società) il frequentare la Scuola.

Il bilancio dello Stato dichiara che 1 solo studente ha un costo di 6.500 euro/anno. Questo vuol dire che se si fossero già trascorsi, mediamente 9 anni a scuola, la Società ha investito in ogni studente (6.500 per 9) una cifra pari a 58.500.

Attualmente questa classe ha un valore pari a 6.500 per 22 studenti = 143.000 euro. Nel momento in cui questo gruppo di studenti ha un costo così elevato, è corretto richiedere a ognuno pari dignità, idee, stile, classe, eleganza e creazione di pensiero pari a 143mila euro!

Non solo, va rilevata una grave incongruenza.

Perché dei giovani che costano così tanto (alla maturità avranno ricevuto un investimento pari a 6.500 per 13 anni = 84.500) si trovano anche disoccupati al 43,5%? (fascia d’età tra i 16 e i 24 anni – dati forniti dall’Istat e resi pubblici il 7 ottobre 2014)

Il prof conclude questo modulo della lezione, spiegando che il filo conduttore delle sue lezioni è indirizzato ad evitare che si debba soffrire la disoccupazione nei prossimi anni.

 

ORIENTAMENTO DELLA CLASSE

Il primo passaggio per lo studio della geografia è l’orientamento, è stata quindi orientata la classe per punti cardinali. Localizzato il posto da cui nasce il sole (est) sono stati individuati i successivi punti cardinali. Immagini per capire meglio, tratte dal web: https://www.google.it/search?q=orientamento+punti+cardinali

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Parlando dell’orientamento del sole, abbiamo scoperto che la finestra della nostra classe è rivolta verso Est, dove il sole sorge, la parte della lavagna verso Sud, dove il sole raggiunge il suo culmine a mezzo giorno, la parete dove c’è la porta è rivolta verso Ovest, dove il sole tramonta, e la parete in fondo è rivolta a Nord. Va precisato che il sole gira in senso orario. In particolare se una persona volesse installare dei pannelli fotovoltaici per catturare l’energia del sole, per risparmiare energia elettrica, ha bisogno che il tetto sia rivolto verso Sud. Quando il sole si trova a oriente l’ombra della luce è rivolta verso Ovest, quando il sole è a meridione l’ombra è rivolta verso Nord, in occidente è rivolta verso Est, mentre quando il sole è situato in settentrione l’ombra è rivolta verso Sud.

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Cos’è l’orientamento?

Uno dei sensi importanti dell’essere umano è il senso dell’orientamento, più o meno sviluppato nelle persone e presente anche negli animali. Però una differenza che c’è tra l’uomo e gli altri esseri viventi è la consapevolezza e la curiosità di conoscere i luoghi in cui viviamo e d’esplorarne di nuovi. Un animale non si sposta dal suo territorio se non costretto dagli eventi, l’uomo si sposta anche per curiosità. Impara a sapersi muovere in autonomia, soprattutto quando il territorio intorno a lui è sconosciuto. Quindi inizia a sapersi orientare.

Ecco perché nella prima lezione di geografia del nuovo quadrimestre il professore ci ha spiegato il concetto di orientamento.

Un orientamento che da geografico diventa anche caratteriale e comportamentale. A questo punto stiamo parlando dell’uso della bussola e della mappa sia per la geografia che per la vita.

L’Orientamento con l’orologio a lancette

A volte, in mancanza della bussola, è utile conoscere un metodo alternativo d’orientamento. Questo metodo è sicuramente meno preciso di quello con la bussola.

Basta avere un orologio a lancette e il sole scoperto per sapere dov’é il Nord.

Tenendo l’orologio parallelo al terreno, bisogna puntare la lancetta delle ore nella direzione del sole.

La bisettrice dell’angolo acuto formato dalla lancetta delle ore e la linea passante per il centro e per le ore 12 indica il Sud.

Di conseguenza nella direzione opposta ci sarà il Nord.

Purtroppo questo metodo non funziona a tutte le ore, infatti a mezzogiorno sarà molto difficile mettere la lancetta delle ore in direzione del sole tenendo l’orologio parallelo al suolo e inoltre per avere il risultato giusto bisognerà tenere conto dell’ora legale.

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Orientarsi con le stelle

In una notte serena le stelle sono un’ottima guida per trovare il Nord.

Orientarsi con l’0rsa Minore

Nel nostro emisfero la Stella Polare indica il Nord che fa parte della costellazione del Piccolo Carro, o Orsa Minore, ed è la prima stella del timone del carro o, quella posta sulla punta della coda dell’ orsa

Orientarsi con l’Orsa Maggiore

Non sempre la Stella Polare è ben visibile. Per individuarla si ricorre allora, alla costellazione del Grande Carro, o Orsa Maggiore, che ha una forma simile a quella del Piccolo Carro, ma è più grande e più luminosa e quindi maggiormente visibile. Il Grande Carro è costituito da quattro stelle che formano il carro e da tre che formano il timone. Se riporti sul prolungamento delle due stelle alla base del carro un segmento pari a 5 volte la loro distanza, arrivi alla Stella Polare.

Orientarsi con Cassiopea

Quando l’Orsa Maggiore non è visibile, si ricorre a Cassiopea, una costellazione formata da 5 stelle a forma di W (d’estate) o di M (d’inverno), che si trova nel cielo dal lato opposto dell’Orsa Maggiore. La stella centrale di Cassiopea è rivolta verso la Stella Polare.

Il clima

Il clima è importante per la nostra vita perché può influenzarla.

Ad esempio: se ci sono tre contadini che lavorano la terra. Un contadino abita e lavora in una zona nella fascia settentrionale del mondo, uno lavora nella fascia centrale e l’altro in quella meridionale. Tutti e tre lavorano la stessa ora, con le stesse condizioni, gli stessi attrezzi ma l’uomo che lavora nella zona centrale guadagna di più, perché il clima è favorevole all’ agricoltura in quanto è temperato mentre nelle altre due zone, quella settentrionale e quella meridionale il clima è molto freddo in uno e molto caldo nell’ altro quindi è più difficile produrre.

Nella vita quotidiana anche se si lotta e ci si impegna molto per raggiungere un obiettivo, non sempre ci si riesce, come nell’ esempio dei contadini. Solo in piccole percentuali si raggiunge la meta prefissata.

Protocollo di Kyoto

Secondo molti scienziati il “global warming” cioè il surriscaldamento climatico della Terra dipende dalle attività umane che portano a un aumento nell’atmosfera del gas serra che è prodotto dai combustibili fossili. L’aumento del gas serra può portare ad un innalzamento delle temperature e quindi a effetti disastrosi sia per il nostro pianeta, come il possibile scioglimento dei ghiacciai artici e di conseguenza un innalzamento dei livelli del mare e sia per l’uomo causando malattia all’apparato respiratorio a seguito della respirazione di aria inquinata.

Dopo aver individuato il problema, i maggiori stati produttori del gas serra (Stati Uniti, Cina Giappone,…) hanno firmato nel 1997 un protocollo, il Protocollo di Kioto che aveva come obiettivo frenare l’aumento di temperature sotto i 2° C e ridurre le emissioni di gas serra. Il Protocollo di Kyoto è stato studiato anche per diminuire i casi di malattia.

E’ risaputo che per combattere le malattie c’è bisogno di fondi; questi fondi sono dati dallo Stato che a sua volta li prende dalle tasse che pagano i cittadini. I soldi raccolti, lo Stato li deve dividere fra i maggiori settori, la scuola, la sicurezza, la salute ricollegandosi a quanto già detto all’inizio della lezione.

Riepilogo lezione numero 2 di geografia

IL CLIMA –gli effetti sull’uomo

In questa lezione il prof ci ha spiegato quanto sia importante il clima come effetto sulla salute degli umani e quindi pertinente al nostro indirizzo di studi.

A nord, in genere, c’è un tipo di clima, normalmente più freddo, mentre a sud, in ambito mediterraneo lo sbalzo termico tra stagioni è minore con effetti sulla salute meno impegnativi.

Questo vuol dire meno malati ma anche meno posti di lavoro per noi.

Nel contesto del clima c’è da considerare anche il vento, ad esempio è importante quello di tramontana che proviene da nord che ha effetti diretti sulle case come temperatura e presenza di muffe.

Sempre in ambito di clima va ricordato come la mortalità senile sia più alta in estate rispetto l’inverno soprattutto in un ambiente continentale come quello di Milano (inverni freddi ed estate afose)

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IL NORD ITALIA – opportunità di lavoro – DOVE CERCARE LAVORO

In Italia abbiamo 2.000 km di autostrade divise in

  • importanti = tutte le autostrade d’Italia
  • strategiche = situate in punti importanti sul piano commerciale come la A4 (Torino – Trieste) e la A1 (Milano – Napoli)

La A4 è quella autostrata che coglie le città dove sono dislocate le maggiori industrie italiane:

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LA LOMBARDIA

Come la maggior parte delle regioni dell’Italia settentrionale, anche il territrio della Lombardia si divide, da nord a sud, in tre fasce parallele:

  1. le alpi,
  2. la fascia collinare delle prealpi
  3. la pianura padana.

L’area settentrionale è occupata dalla catena alpina, i cui rilievi più elevati e ghiacciai si concentrano nell’alpi retiche (Bernina, Adamello, Monte Disgrazia, Pizzo Stella).

La parte centrale è occupata dalle prealpi, che vengono attraversate da diverse valli che prendono i nomi dei fiumi che le attraversano (Val Seriana dal Seriano, Val Brembana dal Brembo).

Ogni valle ha una sua ASL (perché ognuna ha i propri bisogni medici) e nel rispetto della mentalità degli abitanti.

Un estesa fascia collinare d’origine glaciale separa poi, le prealpi dalla pianura padana.

La pianura padana occupa il 50% della Lombardia e si allunga dalla Brianza fino al corso del Po, lungo il confine meridionale.

ECONOMIA

L’utilizzo di tecnologie e di infrasturutture avanzate e il continuo miglioramento è alla base della richezza della Lombardia e del suo elevato sviluppo economico, in tutti i settori.

Il settore agricolo è tra i più produttivi e all’avanguardia d’Italia e si pone in competizione con quelli maggiormente avanzati d’Europa.

Diverse sono le zone di specializazzione produttiva:

  • Franciacorta e l’Oltrepò Pavese (vino),
  • Garda bresciano (olio)
  • Lomellina (riso).
  • La produzione di formaggi e prodotti caseari è presente in tutto il territorio.

La crisi del mercato internazionale e l’agguerita concorrenza dei paesi economicamente emergenti hanno creato delle difficoltà al settore industriale che ha eccessivamente delocalizzato a discapito dell’occupazione lombada.

Nonostante ciò conta aziende d’importanza globale:

  • meccanica, siderutgioco (tenaris dalmine)
  • elettromccanico (gewiss)
  • componentistica per auto (brembo)
  • tessile (distretto industriale del Varesotto)
  • chimico (Eni e Pirelli)
  • editoriale e televisivo (Mediaset e Mondadori)
  • elettronico (Magneti Marelli)
  • alimentare, infatti da maggio a ottobre 2015 si terrà l’Expo 2015 con tema principale, il cibo.
  • Il motore della prosperità economica lombarda è il settore dei servizi in continua espansione. I comparti più sviluppati sono quelli della sanità, dell’istruzione universitaria, del telelavoro, della finanzia , del commercio, del terziario avanzato e della moda uno dei simboli dell’ economia milanese.

ITALIA SETTENTRIONALE: ELENCO SUB AREE

  1. PIEMONTE : a sud le Langhe (zona del tartufo), quindi a ovest verso la frontiera con la Francia il Monferrato (zona di produzione del vino). Verso nord sempre seguendo la frontiera con la Francia il Canavese (meta sciistica), e infine le Colline del Po;
  2. LOMBARDIA: Lomellina (famosa per le passeggiate tra le fattorie), Oltrepo Pavese (zona del vino) e verso nord la Brianza quale distretto industriale dei mobili. Infne, in provincia di Brescia sul Lago d’Iseo l’area di Francia corta (zona del vino);
  3. TRENTINO ALTO ADIGE con la Valle dell’Adige (produzione di mele) e le Dolomiti (zona turistica);
  4. VENETO: Prealpi Venete (zona sciistica), il Cadore (turismo) il Polesine e il Delta del Po;
  5. FRIULI VENEZIA GIULIA con la zona settentrionale della Carnia (turismo) le Alpi Giulie, il Carso e l’area dell’Istria.

                                                                      Piemonte

Torino: Questa città è il primo polo per la produzione e trasporto di auto, pertanto gli operai lavorando in ambienti chiusi e facendo molto movimento fisico, hanno bisogno di un’assistenza da parte dell’ASL territoriale con specifiche-competenze muscolari (fisioterapia).

Vercelli: In questa città, i problemi e le malattie sono di tutt’altro tipo, necessitano specifiche competenze in ambito reumatico. Ciò è dovuto al lavoro stando chinati tutto il giorno per raccoglere riso in ambienti umidi.

Novara: Questa città è famosa per le rubinetterie, tale occupazione comporta problematiche legate all’ epidermide ( dermatiti), servono quindi delle specializzazioni-competenze apposite.

                                                                    Lombardia

Milano: In questa città gli oculisti e gli psicologi sono molto richiesti per via di uno stress sociale particolarmente importante (sono tutti nervosi). In linea di massima a Milano è famosa l’alta moda e l’industria d’informatica

Bergamo: L’edilizia comporta dermatosi e problematiche respiratorie.

Brescia: Questa città è il secondo polo per la produzione dell’ acciaio, da cui la respirazione dei gas di produzione comporta problemi  alla respirazione e problematiche cardiorespiratorie/bronchiali.

                                                                  Veneto

Verona: Questa città è un interporto molto trafficato anche a causa dalle numerose fiere presenti molte settimane all’anno.

Vicenza: Qui ci sono moltissime argenterie e gioiellerie, ciò provoca effetti epidermici a tutti i lavoratori. Necessitano in ambito socio-sanitario specializzazioni di tipo medico-biologiche.

Padova: In questa zone sono presenti PICCOLE MEDIE IMPRESE, quindi le malattie e le infezioni da attività lavorativa sono tendenzialmente minori rispetto a qualunque altra città con grandi fabbriche

Mestre: A Mestre ci sono grandi problemi relativamente alla presenza di un’intensa attività derivante dal settore petrolchimico. Ci saranno problemi di derma, agli occhi e tumori.

                                                               Friuli-Venezia Giulia

Pordenone: Qui si producono ELETTRODOMESTICI, quindi i possibili problemi sono molto analoghi a quelli presenti a Torino poichè i dipendenti lavorano in luoghi chiusi e costantemente in piedi.

Udine: Anche qui, come a Padova sono presenti numerose PICCOLE MEDIE imprese impegnate nella produzione di sedie da cucina e camerette da bimbi, replicando i tipici problemi di chi lavora nelle segherie a contatto con polvere (dermatiti e complicazioni polmonari)

Trieste: cantieri navali e problematiche tipiche del settore industriale.