Pedofilia come l’omosessualità sono due morbi della personalità con ricadute sul comportamento sessuale. Ciò che c’è di malato in questi due pazienti non è il comportamento fisico e sessuale, ma quello mentale.

La conseguenza fisica e specificatamente sessuale di un pedofilo/omosessuale è appena e solo la manifestazione concreta di uno scompenso comportamentale a monte da curare.

E’ la mente malata quella da curare in un pedofilo/omosessuale non la sua manifestazione fisica.

Un aspetto che conclama il morbo dell’omosessualità è la sua pretesa d’essere riconosciuto come “diritto civile”.

I diritti civili sono politici, di pensiero e concetto, cosa centra un’opzione sessuale tra i diritti?

Che l’omosessuale ricerchi una dignità perduta è comprensibile, quanto non lo è, coglie la società occidentale così permissiva. Quasi fosse un cancro della globalizzazione il dover accettare l’omosessualità tra le opzioni possibile in ambito sessuale.

Nessuno si è posto il problema che la sessualità faccia parte della sfera del privato?

Oltre queste ovvie considerazioni, lascia perplesso anche l’atteggiamento del Papa di sinistra, l’attuale Francesco I. Perché essere di sinistra implica la tolleranza sulle malattie e devianza sociali?

Il Pontefice ha aperto oggi a Roma un convegno sulla pedofilia che attanaglia la Chiesa. Chissà perché si è dimenticato l’omosessualità.

Un sacerdote omosessuale non è forse un pessimo educatore come un pedofilo?

Quanto qui esposto punta a chiudere una parentesi (tregua) di tolleranza a una malattia. Basta confondere diritto con la devianza. Non solo, serve anche ristabilire la dignità del docente e della guida ai minori.

Chi educa e guida altre persone, non può essere contaminato da pedofilia e omosessualità. Se fosse in queste condizioni che si curi! Certo un soggetto del genere non rappresenta un esempio per nessuno.

Vanno rimossi dal ruolo d’educatore come di sacerdote coloro che hanno perso la stabilità emotiva. Un omosessuale e un pedofilo perdendo la cognizione del bianco/nero, giorno/notte, caldo/freddo vivono in perenne confusione. Basta curarli.