Perchè un eccesso di matematica nello studio in economia e altre materie? Secondo articolo di una serie dedicata al tema.

Perchè un eccesso di matematica nello studio di materie sociali? L’argomento è stato già accennato in un precedente articolo senza darne una approfondita spiegazione. La globalizzazione ha portato, nelle diverse società occidentali, la precarietà che da lavorativa si è trasferita al personale. Questo passaggio dal lavoro alla coppia della precarietà, ha lasciato il segno: 42% di divorzi e il 60% di abbandoni nelle coppie non coniugate.

Da questi iniziali dati, emerge come la crisi della globalizzazione sia profonda e lacerante nella società occidentale. Fortunatamente è stato lanciato uno stop alla globalizzazione con la Brexit e la Presidenza Trump. Forse anche l’Italia, nelle sue recenti elezioni politiche, sta seguendo questa nuova impostazione di reazione al degrado da globalizzazione. 

Il perchè un eccesso di matematica nello studio in generale è tutto qui: la disperata necessità di certezze. L’istituto di formazione dovrebbe prima offrire valori e poi certezze. Con la globalizzazione i valori sono stati accantonati per lasciar posto a un non definito mix culturale che ha snaturato il nostro modo d’essere. Dalla confusione che ne è derivata ecco il perchè nell’eccesso di matematica. Una matematica elegante ed essenziale nella sua forma quanto completamente vuota nel significato. Un esempio? La sola retta della domanda che ci ostiniamo a considerare una retta, quando in realtà è curva con tutta la conseguente complessità di calcolo. Noi però per una matematica elegante ci limitiamo alla sola retta.

Usare una curva, al posto della retta, semplifica ma qui non si invoca un di più d’analisi matematica al posto della matematica! Al contrario. Impegnando gli studenti a “far calcoli”, nessuno sa spiegare i criteri di scelta del consumatore ,che pur di pertinenza del marketing, sono oggi estranei allo studio in economia. In realtà serve una revisione dei programmi senza trincerarsi nella matematica fine a se stessa.