Piano di marketing – come stabilirne la convenienza ed efficacia

Piano di marketing: conviene studiarlo o sono soldi buttati via? Questa è la domanda che si pone ogni imprenditore quando riceve la proposta di studio da parte di un professionista. Si è vero, il quesito è pertinente. Un piano di marketing costa dai 5mila euro in su, ma cosa offre?

Un buon metodo per stabilire l’importanza del piano di marketing è valutarne le prospettive. Ammettiamo che lo studio dichiari di raggiungere 1 milione di euro di fatturato in 6 mesi. Vero o falso, balla o reale e credibile prospettiva? Dipende!

Dipende se il documento è stato redatto insieme al professionista, oppure viene catapultato in azienda senza una sua storia di confronti. La corretta elaborazione del piano prevede degli step e contatti quotidiani tra azienda e consulente. In tutto sono 4 o anche 5 settimane di lavoro.

Ricevuto il 50% del pattuito più spese, il professionista studia il mercato nella prima settimana. E’ chiaro che ogni giorno s’interfaccia con la proprietà dell’impresa cliente. Nella seconda settimana il consulente vive l’azienda come se ne fosse dipendente. La terza settimana è di religioso silenzio e riflessione. Ecco che alla quarta si scrive il piano e lo si consegna all’imprenditore.

Le 4 settimane hanno comportato almeno una trentina di scambi d’opinione tra imprenditore e consulente. Quindi il piano non emerge da un lavoro singolo, ma da un impegno di equipe.

Il piano di marketing è serio quando indica un fatturato obiettivo in 6 o 12 come 18 mesi. Questo risultato sarà raggiungibile attraverso azioni e verifiche mese per mese.

La bontà del piano prevede, in genere, una percentuale di successo al +/- 20% del fatturato obiettivo. Con premesse di questo tipo, l’investimento sul piano di marketing diventa credibile. ATTENZIONE che la banda d’oscillazione di successo spesso non è indicata da parte di chi redige il piano. E’ da questo particolare che si capisce di trovarsi in presenza di un documento serio.