IN POLONIA E IN VATICANO CI SONO DELLE NOVITA’ CHE POCHI STANNO PERCEPENDO

Qualche settimana fa in Svizzera è stato votato e ha vinto il partito contrario all’immigrazione. Il riferimento è all’autunno 2015. Il fattò è rimasto a livello di cronaca.
Quattro giorni fa, in Polonia, ha stravinto il partito cattolico contrario all’immigrazione e questo è un particolare sul quale occorre meditare perchè ha 2 riflessi, uno politico e l’altro sul mondo della Chiesa.

A) Aspetto politico.
Nella Ue non sono più solo i magiari (Ungheria) contrari all’immigrazione clandestina e massiccia, ma da adesso c’è anche la Polonia. Per l’Italia, che tutti accetta acriticamente, cambia poco, ma nella UE si respira un’aria diversa e di revisione del comportamento avuto sino ad ora verso l’invasione da immigrazione in atto da diversi anni e in particolare nel corrente 2015. E’ probabile che altri paesi, nelle prossime votazioni, cambino governo passando apertamente nel campo dei partiti cattolici e di centro destra che agitano la bandiera dello stop all’immigrazione clandestina come simbolo. E’ chiaro che oggi, in Europa, si vincono le elezioni se si promette uno stop all’immigrazione cosa che in Italia pone automaticamente perdente l’attuale compagine governativa.

b) Riflessi sulla Chiesa Romana.
Qui gli effetti sono devastanti. Ha vinto la parte del mondo cattolico che fa riferimento ai valori come sistema di vita sganciandosi dal Vaticano, che diretto dall’attuale Pontefice è invece alla ricerca di nuovo compromesso con quei concetti e atteggiamenti che hanno fondato la fede cristiana. Si tratta di un’aperta contestazione all’attuale pontificato. Detto in altri termini il Vaticano, sotto l’influenza dell’attuale pontificato, è alla ricerca di una dimensione pubblicitaria della Chiesa che la porti a maggior contatto con il sentimento pubblico, indipendentemente dai valori di fondo del credo cattolico. In questo modo si stanno profilando degli atteggiamenti del Vaticano accondiscendenti verso la devianza sia comportamentale che sessuale, fonti di un profondo malessere sociale. Incuranti della solitudine della vita moderna, il Vaticano comunque desidera “mettere da parte i valori” per abbracciare più nuovi fedeli possibili. Nel recente sinodo sulla famiglia, svolto in Vaticano pochi giorni fa, a Roma, la parte della Chiesa che vuole mantenere vivi i valori è rimasta al solo 30%, mentre al contrario in Polonia è netta maggioranza. Ecco la novità che rappresenta un siluro diretto contro l’attuale pontificato. In effetti, l’attuale Papa è più simile a un direttore di marketing che a un reale capo della Chiesa.

Perché queste riflessioni non vengono approfondite dalla stampa italiana?