Ragioneria, tema d’esame svolto. Il riferimento è al settembre 2009 dall’Università Cattolica di Milano. Ovviamente questo compito ha dei “problemi” motivo per cui viene discusso e svolto.

Una nota su tutto. il compito è di Ragioneria ma si insiste a chiamarla erroneamente Economia Aziendale.

Si noti il punto 3. Il museo (si desume che l’impresa sia tale) ha ricevuto una sovvenzione (mutuo passivo) dalla banca. Si tratta di 12.500 gravati da interessi per 3,75%. Lo studente deve sapere che quei 3,75% sono l’importo annuo, che va rapportato a 135 giorni. Sarebbe stato sano specificate nel testo che quel valore d’interessi è ANNUO.

Ne consegue che il 3,75% su 12.400 è pari a 468,75. Dividendo quest’ultimo importo per 365 gg emerge l’onere giornaliero per 1,28. Moltiplicando 1,28 per 135 gg si hanno 173,37 euro d’interessi negativi.

Il punto 7 è il peggiore. Si tratta di una contraddizione in termini. La critica è rivolta proprio alla formulazione della frase! Sul mutuo passivo maturano interessi “semestrali” che si pagano ogni anno il 1° luglio.

Il 1° luglio si registrano interessi passivi pari a 6.795 euro. Si tratta del 7,5% sul valore a bilancio dei mutui passivi pari a 181.200 euro. Fin qui nulla di stano.

I problemi emergono per quel semestrale che prefigura un Rateo passivo. Mi spiego.

Il testo specificando INTERESSI SEMESTRALI induce lo studente al calcolo del semestre che verrà pur liquidato il 1° luglio. Il museo ha pertanto maturato interessi passivi da registrare come Rateo passivo. Di questa operazione non v’è traccia nello svolgimento del compito da parte della cattedra. Peccato.

Ultimo passaggio. Sarebbe stato sano specificare che l’azienda in questione è un museo. Questo è stato già scritto. Il motivo deriva dall’interpretazione di alcuni conti.

Altre prestazioni” è qui inteso come rese dal Museo e quindi incassate. E’ vero c’è la parola “prestazioni” che dovrebbe intendere prestazioni rese. Il filo di comprensione è troppo sottile.

Peggio sul “noleggio aree”. Andrebbe specificato che è il Museo che noleggia le aree, quindi un conto economico di ricavo, non di costo!

Il conto “pubblicità” si espone al dubbio. Incassi da pubblicità o spese per azione di propaganda?

Facciamo il “boom” sulle “relazioni esterne“. Un costo o un ricavo?

Questo esercizio è veramente carente di notizie per il suo corretto svolgimento!