Scuola italiana in grave crisi perchè i docenti non usano il testo di riferimento lasciando gli alunni nell’incertezza. La conclusione è semplice: gli allievi non capiscono!

Scuola italiana in grave crisi perchè avviene un fenomeno molto strano. Il corpo docente spesso non fa riferimento al libro di testo. Un documento che loro stessi hanno scelto o chi per essi, quindi non “caduto dal cielo”, ma frutto di una selezione attuata nella scuola, esaminando i diversi saggi pervenuti dalle case editrici. In questo modo, il libro di testo scelto dai docenti, viene molto frequentemente disatteso durante la lezione. Una tale procedura è accettabile a patto che l’insegnante procuri materiale didattico alternativo (non accade mai). In alternativa il titolare di cattedra può far prendere gli appunti agli studenti, ma poi questi devono essere visionati e valutati dall’insegnante con annesso voto. Anche quest’ultimo passaggio è sempre disatteso.

La conclusione è semplice: gli studenti vengono privati del supporto cartaceo che è indispensabile per sedimentare un pensiero evoluto. Eppure dovrebbe essere un concetto semplice, ma è diventato complesso. Da qui la scuola italiana in grave crisi perchè non trasmette più valori e concetti. A che serve una scuola ridotta in queste condizioni?

Scuola italiana in grave crisi perchè disattende il mix per cui dovrebbe esistere: valori + concetti. 

L’epidemia allergica al libro di testo, coglie in special modo i docenti d’economia aziendale, chissà perchè. Di fatto va rilevata la pessima preparazione che sta emergendo dai nuovi allievi di ragioneria. La crisi della ragioneria (oggi chiamata economia aziendale per folklore, tanto per far qualcosa) è in realtà strutturale. Dal 1923 al 2000, seguendo gli insegnamenti del Prof. Gino Zappa, la metodica espressiva della partita doppia è stata sempre molto intuitiva. Dal 2000, lo stesso modo d’esprimere la scrittura contabile è cambiata, adeguandola agli standard di excel. Da questo cambio di modello di formazione in ragioneria, è nata la crisi di comprensione degli studenti. Togliere anche il libro di testo, nella gestione della crisi della ragioneria nella scuola italiana, è veramente un crimine!

Ci sono soluzioni alla scuola italiana in grave crisi? Certo! Basta solo una circolare che imponga ai docenti d’usare o il testo o di fornire materiale didattico alternativo oppure, infine, valutare gli appunti presi in classe dagli studenti.