Sovranismo come idea e applicazione pratica: vuol dire pensare a casa propria e alla famiglia di riferimento. Solo successivamente si possono aiutare gli altri. L’aiuto non è più un mestiere, ma una via per ingentilirsi.

Oggi nella confusione da globalizzazione-moneta unica-Ue, la “solidarietà” è diventata qualcosa da supermercato. Ci si indigna per la protezione dei confini dai migranti, ma nulla si fa per chi è stato già importato.

Essere sovranisti vuol dire, almeno per quanto riguarda l’Italia, pensare a ben 3,5 milioni di disoccupati italiani. Quindi assegnare, ad esempio, gli alloggi popolari, agli italiani e non ai migranti. (vedi caso Roma).

Ma chi è questo immigrato, perchè è nel nostro Paese, come ci arrivato, chi lo ha permesso. L’immigrato è violenza culturale alla nostra storia. Che torni a casa sua! In tutto ciò non c’è nessuna violenza se non difesa.

Una società (quella globalizzata) che vuole dimenticare i valori, si affida (lanciandosi a corpo morto) su pseudo concetti da utilizzare come un cerotto. Su questa strada nasce la Ue politica (non quella economica che resta un successo). Nasce anche il mito dell’accoglienza agli immigrati spacciato e chiamato come solidarietà.

In pratica ci si inventa di tutto pur di sviare dalla dimensione nazionale, quella della propria famiglia. Perchè? E’ semplice. Servono mercati di smercio delle merci “made in China” globali. Consumatori che divorino prodotti tutti uguali, progettati nei Paesi occidentali e prodotti nelle Nazioni in via di sviluppo. Tutto qui.

Il sovranismo è contro quest’impostazione. Nei Paesi scandinavi (Svezia) ci sono quartieri delle città dove la polizia non entra neppure, perchè sono aree etniche a forte immigrazione. Una mentalità sovranista non tollera concetti di questi tipo. Una cessione di sovranità all’interno dello stesso Stato?

Ecco che il sovranismo diventa a questo punto modernità ovvero un concetto moderno ma antico di slancio della propria comunità ed assetto culturale. Noi, sul pianeta Terra non siamo tutti uguali e non vogliamo esserlo!