Studente con debito formativo a settembre 2. C’è un aspetto più o meno comune a tutti gli allievi che sono in difetto formativo: al mattino dormono!

Studente con debito formativo 2 altri aspetti da studiare attentamente per analizzare un insuccesso. Trovarsi in difetto formativo o a cultura incompleta (da cui il rinvio a luglio o a settembre) rappresenta un insuccesso. Le motivazioni di un errore vanno sempre studiate per evitare che accada nuovamente. Questo studio, studente con debito formativo 2 segue a un’altro dove “ne sono state dette 4 al corpo docenti”. Ora però tocca ai ragazzi prendere atto di quanto non ha funzionato.

Certamente non ha funzionato la costanza nello studio. L’allievo non ha rispettato i 10 passaggi fondamentali dello studio. Si tratta del decalogo dello studente che sarà pubblicato nei prossimi giorni sulla stampa nazionale. In questa sede, per ora, è solo possibile anticipare l’esistenza del decalogo senza entrare nel dettaglio. Quando il documento sarà pubblicato potrà essere ripreso essendo un’intervista a mia firma.

Non solo. Nell’insuccesso scolastico non ha neppure funzionato il gusto di schematizzare gli argomenti con appunti e schemi propri, il che rappresenta il segreto dello studio!

C’è anche un altro aspetto che la riflessione “studente con debito formativo a settembre 2” desidera affrontare. L’allievo/a troppo spesso ha invertito le fasi di veglia-sonno. Vuol dire che i ragazzi cadono solitamente nella trappola dell’uso notturno della vita divertendosi. Che bello! Pochi si rendono conto delle conseguenze al mattino. Lo studente con debito formativo, solitamente al mattino presto dorme! Dorme perchè ha bighellonato, notte tempo, confondendo le ore della notte con quelle del giorno. Questo ragionamento non lo vuole sentire o leggere nessuno. Il ragionamento non interessa neppure ai genitori, che sono troppo spesso in eccesso di comprensione e carenza educativa sui figli. I risultati sono noti a tutti.

Un educatore, un insegnante, anche se privato, ha e deve avere il coraggio di dire le cose sane nell’interesse educativo degli studenti. Coloro che tacciono non sono educatori e tanto meno docenti. Buona riflessione