Il Corso di cultura politico razziale si è tenuto in Italia nell’agosto 1944. Il relatore fu il Maggiore D’Alba. L’iter formativo si sviluppò nel contesto della Scuola di Razzismo aperta a Fontanellato (Parma).

Satira politica di allora, il riferimento è al Maresciallo Badoglio.

In questi anni globalizzati fa “senso” conoscere un passato così recente e netto nella differenza di sensibilità. Recente perché tra il 1944 e il 2019 non si può dire che siano passati così tanti anni. 75 anni, su una scala di 50mila di vissuto sul pianeta Terra, indicano appena l’esistenza completa di solo 1 persona.

Che cosa sia cambiato in questi 75 anni, non è tema del presente articolo. La sensazione, comunque, è che il mondo non sia affatto mutato. Non riesco a vedere e percepire la gente d’oggi come completamente diversa da quella di 75 anni fa. Questo però è un pensiero tutto mio nella comparazione tra generazioni; non riguarda il testo di Aurelio Lepre qui in commento.

Le persone proseguono a vivere la loro esistenza pensando all’amore e all’odio. Nascono, studiano, si sposano, fanno figli, maturano e invecchiano. Le 9 culture del mondo restano divise come negli ultimi 50mila anni. Il lavoro era un problema e tale resta. Dove la differenza? Solo perchè oggi c’è internet e prima la carta stampata sarebbe tutto mutato? Relativamente all’ostilità verso l’immigrato ieri come oggi ci sono delle riflessioni da svolgere.

Il razzismo di 75 anni fa coglieva le popolazioni tra Nazioni dello stesso ceppo culturale. Ad esempio, all’interno dell’Occidente tra francesi e tedeschi. Oggi lo stesso razzismo si rivolge specificatamente tra le diverse culture.

L’immigrazione, oggi, all’interno della stessa cultura d’appartenenza, non crea scandalo più di tanto. Resta invece molto forte l’ostilità quando l’emigrazione si sviluppa tra culture diverse. Stiamo discutendo di “tecnica di sensibilità e ostilità verso il diverso” (razzismo). Il razzismo era e prosegue ad esserci. Ecco perchè 75 anni non hanno modificato più di tanto la parte intima del comportamento umano.

Sapere di un corso di cultura politico-razziale, oggi stupisce però poi, riflettendoci, si passa su considerazioni più ampie. Tante ampie da riconoscere una sostanziale costanza strutturale nel comportamento umano.

Aurelio Lepre a pagina 250 del testo più volte citato in questa serie di riassunti (qui il numero 8) La repubblica di Mussolini, entra in argomento. Dal 15 marzo al 22 agosto 1944, il Maggiore Sergio D’Alba, organizzò un corso di cultura politico razziale. Gli argomenti sviluppati nel corso furono tre.

A – Le razze umane.

B – Ebraismo e massoneria.

C – Storia contemporanea (a partire dalla Rivoluzione francese).

Peccato non siano rimasti appunti della prima e terza parte del corso o forse ci sono, ma non al momento reperibili. La seconda parte, forse prevalente per quel periodo, ha perso oggi interesse.

Il corso di cultura politico razziale non si sviluppò per intero, causa rastrellamenti. Gli allievi Ufficiali furono impegnati nella caccia ai partigiani. La scuola Fontanellato (provincia di Parma) che ospitò il corso non so cosa sia oggi. Resta la curiosità.

E’ sano il rispetto per chi ha lottato con un ideale o si è fatto carico dell’Onore del Paese