Effetto sostituzione e reddito: una bestia nera per gli studenti come argomento. Terribile! Eppure non è la fine del mondo, nel senso che il concetto “ci sta” (come dice mio figlio).

Mi spiego meglio e stavolta in forma grafica. Vuol dire che l’effetto sostituzione e reddito è stato più volte qui trattato sia con i concetti sia con grafici. Nonostante ciò, chiedendo agli studenti di rispiegare la dinamica, restano delle “timidezze”.

Si spera che con l’ausilio grafico tutto dovrebbe essere capito in forma definitiva.

Prima di tutto va RAMMENTATO CHE LA CURVA IN QUESTIONE E’ IL VINCOLO DI BILANCIO e non quella di domanda. Attenzione a questa differenza!!!!

La curva di domanda si limita alla reattività del bene al prezzo. Invece capire come il REDDITO si ripartisce tra due beni è compito del vincolo di bilancio.

Detto ancora meglio, sia il vincolo sia la domanda sono disegnate allo stesso modo. Però il vincolo ha bene 1 e bene 2 sugli assi cartesiani. La domanda invece il prezzo in ordinata e la domanda (o quantità) in ascissa.

Tolto di mezzo un errore molto diffuso (confusione tra le due curve) ora entriamo nel dettaglio. In tutto ci sono 3 pagine disegnate.

Il linguaggio dei disegni qui esposti dovrebbe essere esaustivo. Comunque ci sono delle precisazioni. Si noti come nella grafica numero 2 il punto F sia allo stesso livello di E.

ECCO UNO DEI SEGRETI DELL’INTERO SISTEMA.

Questo punto F giace sulla parallela al nuovo vincolo di bilancio. Una parallela ZZ disegnata al di sotto del nuovo vincolo e NON al di sopra.

Tale parallela ZZ, altro punto molto importante, tocca la stessa curva d’indifferenza U1 già intaccata nel punto D. Quindi F è con la stessa ordinata di E e sulla medesima curva d’indifferenza da cui tutto è partito.

Se dovessero mancare questi passaggi il sistema non funziona.

E’ grazie al punto F che dall’effetto totale possiamo riconoscere quello di sostituzione e di reddito.