Razzismo e immigrazione sono aspetti esaltati in questi giorni, in Italia, a livello mediatico e politico. Guardando dal di fuori l’Italia pare siano tutti impazziti. I telegiornali sono intasati da isteria pro-migranti.

Pare che nessuno focalizzi che immigrare è una scelta e che è criminale esporre i minori ai rischi di un viaggio non sicuro. Che razza di genitori sono quelli che abbandonano i figli negli Usa oltre il muro? Ancor peggio, che razza di gente è quella che usa figli minori per forzare i confini?

L’insieme di queste riflessioni non è minimamente considerato.

L’ASSENZA DI RIFLESSIONE E’ UN SEGNALE PERICOLOSO PERCHE’ ISTERICO E DI MALA FEDE. IN REALTA’ L’OBIETTIVO E’ UN ALTRO: DISTOGLIERE L’ATTENZIONE DELLA NAZIONE DAL SUO FALLIMENTO.

La limitazione all’uso del contante per i cittadini con l’obiettivo di salvare le banche.

Fatturazione elettronica come controllo di Stato sui conti dei cittadini e imprese. Almeno il fisco redigesse lui stesso la dichiarazione dell’Iva sarebbe già qualcosa!

La balla del riciclaggio criminalizzando il Paese su fatti di criminalità che lo Stato non sa controllare.

Un debito pubblico giunto alla soglia del non ritorno.

L’insieme di questi fatti di Stato, di non libero commento, giustifica l’isteria su razzismo e immigrazione. Un’isteria istituzionale e quindi mediatica, voluta e cercata per nascondere altro. Celare il fallimento del debito pubblico nazionale. La crisi della Nazione.

Ricordo come il Governo Argentino della Giunta militare, negli anni Ottanta, scatenò la guerra delle Falkland-Malvinas per celare le sue malefatte.

Il lanciare mega-problemi per non discuterne di altri, più veri, è una strategia di vecchia data. Peccato che ci si caschi sempre!

La stampa è complice delle Istituzioni (altrimenti non pubblicherebbero neppure). Quanto qui scritto non è teoria del complotto. Resta “curioso” come nessuno si sia accorto dell’esagerazione sul tema razzismo e immigrazione.

Chissà se l’Italia potrà mai essere un paese normale, dove chi governa sia stato almeno eletto. Il riferimento è al Renzi e Conte.