Il libro su Mussolini scritto da Aurelio Lepre coglie anche la figura del prof. Giovanni Gentile. Intellettuale e filosofo di fascista pare che il professore abbia avuto veramente poco. Nonostante ciò, l’intellettuale Gentile è morto a Firenze, nell’aprile 1944 per mano di partigiani comunisti.

Indubbiamente il prof. Gentile scrisse il Manifesto degli intellettuali fascisti nel 1925. Non solo, ma nel 1943, incitò all’arruolamento nella Repubblica di Salò. In concomitanza alla fucilazione di alcuni renitenti alla leva, il prof. Gentile fu ammazzato dai comunisti. Gli autori dell’omicidio, tutti noti, non hanno mai pagato per l’assassinio.

I nomi degli assassini sono Elio Chianesi, Bruno Fanciullacci e Giuseppe Martini detto il  “Paolo”. Collaborarono Antonio Ignesti e Liliana Benvenuti Mattei “Angela” nel ruolo di staffetta. Ci fu l’appoggio esterno di Teresa Mattei e Bruno Sanguinetti. Questi terroristi non hanno mai risposto alla giustizia. Perché?

Su questo tema, purtroppo, va rilevato come la seconda Repubblica d’Italia, quella dei partiti, non ha saputo fare giustizia. Tutti gli omicidi commessi a danno di fascisti, specie dal 1943 al 1945, sono rimasti ad oggi impuniti.

Il libro su Mussolini di Lepre tocca ovviamente questi temi che rappresentano lo scandalo d’origine dell’attuale Repubblica.

Relativamente e specificatamente al prof. Gentile, che brutta figura che svolge il prof nel libro! Un personaggio che crede molto nella solidarietà tra intellettuali. Ecco il vero credo del prof. Gentile. L’intellettuale è veramente poco politico quanto figlio di una casta di eletti.

Il piagnisteo del Prof. Gentile, riportato al Duce, sulla perdita del doppio stipendio è molto significativo. L’insegnante credeva di poter restare nei suoi incarichi nonostante la caduta politica del Fascismo. Per il professore, il 25 luglio 1943, rappresentò ne più che meno un avvicendamento. Un fatto che non poteva intaccare il doppio incarico e stipendio del prof. Gentile.

Il problema per Gentile, fu che i fascisti non riconobbero alcuna importanza agli intellettuali. Lo scrive a chiare lette Lepre a pagine 257 del libro qui riassunto.

Relativamente alla questione economica, che tanto disturbò il professore, vi è un chiaro riferimento a pagina 254. Addirittura il Duce, dovette scrivere una lettera al Commissario straordinario nominato all’Enciclopedia, Guido Mancini. Il testo fu: “il prof. Gentile, anche durante la sospensione, rimane Direttore dell’Enciclopedia e del Dizionario con diritto agli emolumenti”. Il licenziamento per mancate pubblicazione non deve avere riflessi sugli appannaggi del docente.