Redazione del bilancio con dati a scelta, puntata numero 4 successiva al “grande dubbio” sulla consistenza del capitale di terzi rispetto al proprio. In effetti questo dilemma rappresenta la pietra angolare dell’intera materia.

Come di rito, qui indicato il link del precedente studio già pubblicato.

Uno dei peggiori fattori di crisi per quanto si sta per affacciare sulle nostre vite, è l’indebitamento. SIAMO MALATI DI DEBITO ECCESSIVO.

Non sono bastate le esperienze laceranti dell’Argentina nel 2001 e della Grecia in questi anni più recenti. Ora si deve accodare alla lista anche l’Italia.

Il giudizio appena espresso non è politico ovvero verso o sfavorevole a un partito/governo. La CRISI DEBITORIA coglie tutto il mondo e in particolare quello Occidentale.

Dal 1958 e precisamente dal lancio della Teoria di Modigliani (premio Nobel all’economia) si è dichiarato che il debito è una leva finanziaria per le imprese.

Probabilmente quel concetto, negli anni Sessanta, avrà avuto la sua logica tanto che oggi siamo ricchi e benestanti in base e in forza a quella teoria. Produrre ricchezza accumulando debito. Come al solito un buon concetto si è trasformato in una pessima idea.

Il debito prodotto degli anni Sessanta si è trasformato in dramma nel Duemila. Come al solito e in particolare in era globalizzata, si è passati da un concetto sano/corretto a uno esagerato fuori controllo.

E’ la maledizione della globalizzazione quello di trasformare un concetto valido in malsano.

Questo tipo di problematica si riverbera ovviamente non solo sui conti dello Stato, ma anche in quelli delle aziende. QUAL’E’ LA CORRETTA MISURA DI CAPITALE DI TERZI NELLO STATO PATRIMONIALE?

L’ortodossia vorrebbe che a un ROE più che apprezzabile (in questo caso al 10%) il capitale di terzi non sia superiore rispetto a quello proprio. Invece, e perfettamente al contrario nel presente esercizio, quello di debito E’ TRE VOLTE SUPERIORE al proprio.

Che consiglio dare agli studenti nello svolgimento dell’esercizio di redazione del bilancio con dati a scelta in sede d’esame?