L’elaborazione del lutto nella società moderna è sempre più difficile. Questa difficoltà indica una profonda immaturità.

L’elaborazione del lutto è un atto di civiltà. Lo è nella misura in cui l’esperienza vissuta è tramandata. L’atto di trapasso della significatività di un’esistenza, è celebrato nel lutto. Negli Stati Uniti il lutto è una “festa” alla memoria. Nei paesi del Mediterraneo è pianto, freddo in colore nero, tristezza e solitudine. Comunque sia, il lutto permette di ripensare l’esistenza di una vita, trasferendola a chi prosegue a vivere.

Anzi, chi vive ancora, rispetto al deceduto assume l’impegno di vivere di più!

Per onorare il deceduto bisogna vivere di più, pensare di più, amare di più, leggere di più!

Vendicare la morte, vuol assumere su di se l’impegno “ad essere di più” vivendo anche la vita spezzata.

In questo consiste l’elaborazione del lutto. Amare di più, amarsi fisicamente di più è l’antidoto alla morte.

Fin qui tutto chiaro. Però questo concetto non è affatto scontato. La MODERNITA’ ha imposto un superamento del concetto di morte. Lo ha fatto per consentire ingenti perdite nei 2 conflitti mondiali. Morire per la patria è stato esaltato come un gesto nobile. In effetti lo è e va riconosciuto tale. Quindi onore e sacro ricordo a tutti coloro che sono deceduti per la Patria: vincitori e vinti. Questa sacralizzazione della morte ha però, nel tempo moderno, comportato l’isolamento del concetto di morte nella vita. La modernità ha imposto nella società dei consumi il sempre giovane come modello di vita. Ovviamente il giovane non muore, quindi la morte è scomparsa come un atto imbarazzante dalla vita.

Come sempre ed è una costante dell’epoca globalizzata, le idee sono giuste, ma l’applicazione scadente.

Si guardi la Ue ad esempio! Un concetto valido, applicato male.

Ecco che il decesso per abusi, commessi da diversi cantanti, “sconvolge” la gente più comune. Peccato che pochi focalizzino come l’abuso sia stata la causa della morte. Non ultima l’omosessualità, che viene spacciata come normale opzione sessuale e che si conferma morte. Purtroppo questi concetti non vengono recepiti nella fretta d’archiviare il fatto.

Emerge anche un altro concetto: chi è moderno, cosa vuol dire essere moderni, dov’è la MODERNITA’?

E’ moderno colui che è contro l’immigrazione clandestina o chi accoglie?

E ancora, è moderno chi considera la donna in pari diritti o inferiore all’uomo?

L’Islam non ha ancora saputo risolvere questo tema.

Eppure accogliamo tra noi persone profondamente diverse nei valori fondanti la nostra cultura!

Ecco perchè sorrido quanto vedo coppie composte tra diversi gruppi razziali.

Anche dimenticare le radici della propria cultura è una forma di morte.