Non si punta sui giovani (errato) ma anche su di loro da contestualizzare in un ambito più completo. Si sta ragionando sul fallimento di un grande gruppo internazionale presente anche in Italia.

Non si punta sui giovani per risollevare un’azienda specie se laureati. Un grande gruppo multinazionale, presente anche in Italia in forma massiccia, ha assunto giovani laureati e con master, spesso bocconiani, ottenendo scarsi risultati. In realtà le aspettative sono al di sotto delle previsioni. Come sarebbe potuto essere diversamente?

In questo grande-grandissimo gruppo industriale attivo nell’edilizia, sono stati messi da parte (parcheggiati) i costosissimi “vecchi”. Con stipendi e aggiunge sulle vendite, i vecchi venditori si trovano ora in un limbo perchè si stanchino dando le dimissioni. Al posto degli agenti con esperienza è subentrata una massiccia classe di giovanissimi laureati. I risultati non tornano. La quadratura è stata mancata perchè i giovanissimi NON sono stati posti alle dipendenze dei “vecchi”. Avendo l’azienda provocato una frattura tra generazioni nel personale commerciale ora c’è da discutere lo stesso futuro del gruppo.

Peccato che una realtà autorevole e importante si sia lasciata guidare in un errore così fatale. Non è finita. Nel tentativo d’essere innovativa, la società si anche lanciata su una forma molto audace d’ordinazione dei prodotti, dimenticando il livello medio del cliente. Detto in termini più diretti, l’impresa si trova ad aver fatto un salto tecnologico che non corrisponde a quello dei clienti i quali non desiderano essere formati sull’argomento. Qualcosa non quadra. In futuro cambierà uno stallo di questo tipo? certo! Il punto è un altro: in tali condizioni il gruppo ha ancora un futuro?

Non si punta sui giovani perchè questa componente del personale va obbligatoriamente inserita in un percorso evolutivo e formativo alle dipendenze dei maturi. Tradire tale regola significa perdere l’azienda. Eppure non è difficile da capire. Va anche ricordato come un laureato con master mastichi molto male la funzione di venditore che si adatta meglio a un diplomato.